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Cyber threat intelligence: cos’è e come protegge le aziende

Secondo le rilevazioni di IBM, il costo medio di un data breach non solo ha quasi raggiunto i 4,5 milioni di dollari, ma è cresciuto del 15% negli ultimi 3 anni. Poter contare su una strategia efficace di cyber security è fondamentale per tutte le aziende che vogliono tutelare la propria operatività e i propri dati da minacce in continua evoluzione.

Una strategia di cyber security moderna è un insieme interconnesso di processi, attività, strumenti, ruoli e best practice. Nel segmento degli strumenti, emerge con sempre maggiore rilevanza la cyber threat intelligence.

Cos’è la Cyber Threat Intelligence e perché è importante? 

La Cyber Threat Intelligence (CTI) rappresenta un insieme di processi che mirano a raccogliere, analizzare e interpretare informazioni relative alle minacce informatiche con l’obiettivo di aiutare le aziende a prendere decisioni informate sulla sicurezza. In un’era in cui i criminali informatici diventano sempre più sofisticati, la CTI permette alle aziende di essere proattive, anticipando le mosse degli aggressori e riducendo al minimo i danni. 

Perché è così importante per le aziende? 

  • Prevenzione e previsione delle minacce: la Cyber Threat Intelligence consente alle aziende di raccogliere informazioni su potenziali minacce provenienti da una varietà di fonti. Ciò include dati da attacchi passati, report di vulnerabilità e altre informazioni provenienti da fonti esterne e interne. In questo modo, è possibile identificare pattern di attacco che potrebbero ripetersi o che sono già in corso, consentendo alle aziende di proteggersi preventivamente. 
  • Risposta più rapida agli attacchi: quando una minaccia si manifesta, la CTI offre alle aziende un quadro preciso del tipo di attacco in corso, delle tecniche utilizzate dagli aggressori e delle vulnerabilità sfruttate. Questo permette di rispondere in modo efficace e rapido, riducendo i danni e ripristinando la sicurezza in tempi più brevi. 
  • Ottimizzazione delle risorse di sicurezza: integrando la Cyber Threat Intelligence nelle operazioni di sicurezza, le aziende possono migliorare l’efficacia delle risorse già disponibili. Le informazioni rilevanti fornite dalla CTI indirizzano l’attenzione su aree critiche, ottimizzando l’impiego di strumenti e personale.
La CTI è una risorsa fondamentale in un mondo in cui le minacce evolvono rapidamente e i danni causati da attacchi informatici possono compromettere non solo la sicurezza dei dati, ma anche la reputazione e la fiducia degli utenti. 

Come si evolvono le minacce informatiche e l’importanza della Cyber Threat Intelligence

L’espressione cyber threat intelligence (CTI) descrive un insieme di informazioni, o meglio la pratica di raccogliere, analizzare e interpretare dati sulle minacce informatiche (attuali) al fine di comprendere meglio i rischi informatici cui l’azienda è soggetta, a volte anche in maniera indiretta attraverso componenti della propria catena del valore.

La cyber threat intelligence è centrale per le aziende proprio perché le minacce evolvono con enorme velocità e conoscerle fa la differenza tra un’azienda resiliente a una che dovrà pagare le conseguenze di un data breach. Il suo scopo è quindi principalmente preventivo, ma può anche aiutare le aziende a rispondere al meglio ad un attacco in corso.

Lo sviluppo e l’aggiornamento continuo della cyber threat intelligence è responsabilità degli analisti di sicurezza, professionisti che combinano solide competenze tecniche con una visione strategica e una comprensione globale del panorama delle minacce informatiche. Il loro obiettivo è fornire ai CISO, ai CIO o direttamente agli specialisti del SOC delle informazioni attendibili, aggiornate e dettagliate sulle minacce incombenti, effettive o potenziali.

Quali sono i principali tipi di Cyber Threat Intelligence

Esistono diversi tipi di CTI, a seconda dalla prospettiva di osservazione, degli stakeholder coinvolti e degli obiettivi fissati. In particolare, se ne riconosce una declinazione strategica, una tattica e una operativa.

Cyber intelligence strategica

La cyber threat intelligence strategica si occupa di fornire un quadro attendibile delle minacce di alto livello che possono condizionare l’operatività e la mission dell’azienda nel medio e lungo periodo. Ci si occupa, in particolare, delle conseguenze di eventi geopolitici, di grandi eventi globali, delle tendenze emergenti nel panorama delle minacce informatiche e delle azioni di attori statali e non. Questa forma di intelligence mira a informare le decisioni strategiche dell'azienda, consentendo di anticipare rischi potenziali.

Cyber intelligence tattica e operativa

Le cyber threat intelligence di livello tattico e operativo coinvolgono direttamente i professionisti della sicurezza, dal CISO agli specialisti del SOC. La CTI tattica, in particolare, si occupa di prevenzione e di risposta alle minacce concentrandosi sugli indicatori di compromissione (IoC), fondamentali per intercettare gli attacchi sul nascere, evitare i falsi positivi e rilevare le Advanced Persistent Threat (APT).

L’intelligence di tipo operativo, infine, si concentra soprattutto sulle tecniche, tattiche e procedure (TTP) adottate dai cyber criminali come le vulnerabilità, i comportamenti, le tipologie di ransomware per portare a termine i loro attacchi. In risposta alle informazioni elaborate dagli analisti di sicurezza, vengono definiti nuovi controlli ed eseguite azioni preventive mirate.

Ciclo di vita della Cyber Threat Intelligence 

Il ciclo di vita della Cyber Threat Intelligence è una serie di fasi iterate che permettono alle aziende di raccogliere e utilizzare in modo ottimale le informazioni relative alle minacce. Il ciclo prevede: 

  • Raccolta: dati provenienti da feed esterni, analisi passate e risorse interne vengono raccolti e organizzati. 
  • Analisi: questi dati vengono analizzati per identificare pattern o segnali di minacce in corso. 
  • Distribuzione: le informazioni chiave vengono condivise con i team di sicurezza, che agiscono sulla base di questi dati. 
  • Feedback e ottimizzazione: dopo l’implementazione di azioni correttive, viene raccolto feedback per migliorare e ottimizzare le operazioni di CTI.

Il ciclo è progettato per garantire che le aziende possiedano una protezione continua e aggiornamenti tempestivi sui rischi emergenti. 

Come funziona la cyber threat intelligence

La CTI si sostanzia in un percorso personalizzato che ogni azienda intraprende per proteggersi dalle minacce e dai trend attuali della cyber security. Non c’è nulla di standardizzato: gli analisti, infatti, procedono come prima tappa a raccogliere i requisiti dei dirigenti aziendali e degli specialisti, formulando delle domande specifiche cui il processo di CTI dovrà fornire risposte adeguate.

La raccolta di dati e informazioni è senza dubbio la fase core del processo e si basa principalmente su dati non elaborati. Agli analisti spetta il compito di acquisirli e di eseguire una pipeline di normalizzazione, correlazione e analisi al fine di ottenere insight che rispondono alla domanda iniziale e che indirizzano le scelte successive, tecniche e/o strategiche.

Durante tutto il ciclo di vita della threat intelligence, vengono poi raccolti feedback e dati sull'efficacia delle informazioni sulle minacce e delle azioni adottate in risposta. Questi feedback vengono utilizzati per iterare e migliorare il processo nel tempo.

Infine, per quanto concerne le fonti, gli analisti dei security provider che compiono un lavoro di intelligence accurato si rivolgono solitamente a:

  • feed di threat intelligence, commerciali o open source, che forniscono feed relativi a IOC (indicatori di compromissione), TTPS (Tattiche, tecniche e procedure), vulnerabilità, zero day, nuovi exploit;
  • community di analisti e forum verticali, solitamente segmentati per settore industriale;
  • contenuti nel dark web e deep web, analisi delle informazioni pubblicati dagli attaccanti in relazione ad attacchi in corso, attacchi già avvenuti e data breach;
  • post sui social network e sul clear web pubblicati da dipendenti, terze parti o competitor al fine di ledere la reputazione del brand;
  • report di sicurezza pubblicati da organizzazioni governative nazionali, europee e internazionali;
  • segnalazioni di sicurezza pubblicate da CERT (Computer Emergency Response Team) e CSIRT (Computer Security Incident Response Team) nazionali, europei e internazionali;
  • dati di logging e monitoring interni dell'organizzazione.

Principali strumenti di Cyber Threat Intelligence 

 I professionisti della Cyber Threat Intelligence utilizzano diversi strumenti per raccogliere, analizzare e distribuire informazioni sulle minacce. Questi strumenti includono: 

  • Piattaforme di threat intelligence: Software che aggregano dati provenienti da fonti diverse, analizzando e sintetizzando le informazioni per generare alert tempestivi. 
  • Feed di dati: Questi strumenti forniscono informazioni sugli indicatori di compromissione (IoC), vulnerabilità e minacce in tempo reale, fondamentali per il monitoraggio e la protezione. 
  • Software di analisi: Utilizzati per elaborare i dati raccolti e per identificare modelli o segnali di attacco.
Utilizzare strumenti adeguati consente una gestione efficace delle minacce e una risposta rapida. 

Differenza tra Cyber Threat Intelligence e altre tecniche di cybersecurity  

La Cyber Threat Intelligence si distingue da altre tecniche di sicurezza informatica come il monitoraggio delle minacce e la risposta agli incidenti. Mentre il monitoraggio delle minacce si concentra sull’identificazione in tempo reale di attività sospette e la risposta agli incidenti agisce dopo un attacco, la CTI ha un approccio più strategico e proattivo. Essa si focalizza sulla raccolta di informazioni sulle minacce e sull’analisi predittiva, consentendo alle aziende di prepararsi e prevenire gli attacchi, piuttosto che limitarsi a rispondere a essi. 

Benefici per le aziende nell’implementazione di un programma di Cyber Threat Intelligence 

 I vantaggi per le aziende che implementano un programma di Cyber Threat Intelligence sono molteplici, tra cui: 

  • Anticipazione dei rischi: Permette di ridurre i rischi e le vulnerabilità identificando minacce prima che diventino un problema. 
  • Miglioramento della resilienza: La CTI rafforza la difesa e accelera la risposta agli incidenti. 
  • Riduzione dei costi: Prevenendo gli attacchi, riduce i costi legati a danni, interruzioni e recupero. 
  • Ottimizzazione della gestione della sicurezza: Una gestione più efficiente delle risorse e delle tecniche di protezione. 

Implementare un programma di CTI è fondamentale per proteggere l’azienda dalle minacce in costante evoluzione. 

 

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